Finalmente, ho smesso di odiare le piante grasse.
Un trauma che mi porto dietro da anni, da quando un ex fidanzato mi ha regalato per Natale una composizione di succulente e io (da sempre in lotta con il peso) non l’ho presa proprio benissimo…
Per fortuna, sono diventata adulta, almeno così c’è scritto sulla carta d’identità, e ho fatto pace con i chili ballerini e le piante grasse.
Dire che ho la casa invasa forse è un’esagerazione, ma se calcoliamo la percentuale di superficie calpestabile con il numero di piante grasse, possiamo affermare senza ombra di dubbio che ce ne sono diverse, ecco.
![](https://i0.wp.com/www.piki-blog.com/wp-content/uploads/2019/01/Cactus-2-768x1024.jpg?resize=600%2C800)
Evidentemente però non ero contenta, perché, già che c’ero, ne ho tirata fuori anche una a punto croce.
![](https://i0.wp.com/www.piki-blog.com/wp-content/uploads/2019/01/Cactus-3-1024x768.jpg?resize=600%2C450)
Quindi, cara amica dal pollice nero, ma dalle mani fatate, questo post è per te! Se nessuna pianta sopravvive al tuo cospetto, questa lo farà e non dovrai neanche ricordati di innaffiarla!
Qui trovi lo schema con la legenda colori:
Buon lavoro <3
Chiara